F-104 Italiani

Il Fiat (poi Aeritalia) F-104S “Starfighter” è stato un aereo monomotore supersonico multi-ruolo, caccia intercettore ogni-tempo, d’attacco e d’assalto, ricognitore e d’addestramento con ala trapezoidale. Fu una versione costruita in Italia su licenza da Fiat Aviazione e derivata dal Lockheed F-104 Starfighter che venne data in dotazione all’Aeronautica Militare divenendone la colonna portante dalla fine del 1960 fino agli inizi del XXI secolo. Gli F-104S furono acquisiti anche dalla Türk Hava Kuvvetleri, l’aeronautica militare della Turchia, dove rimasero in servizio fino a metà degli anni novanta. L’F-104S è stato lo sviluppo finale della linea Starfighter.

Derivato da studi di progettazione della Lockheed su un “Super Starfighter”, l’F-104S è stata una delle migliori varianti della serie F-104 e destinata ad essere l’ultima in servizio in tutto il mondo. L’F-104S (aggiornato alla variante ASA/M) è stato ritirato dal servizio in Italia nel mese di ottobre del 2004.

Storia

Il 18 Marzo 1960 l’Italia decise di entrare a far parte del programma F-104G insieme alla Repubblica Federale Tedesca, Belgio e Olanda ma soltanto un anno dopo, il 2 Marzo 1961, fu posta la firma sul contratto.

Il 3 Marzo 1962, nella base di Palmdale (California – USA), venne consegnato il 1° F-104G alla nostra Aeronautica Militare alla presenza del Gen. Pasti. Questo velivolo fu mandato presso la FIAT per servire da campione per l’assemblaggio prima e la costruzione dopo dei successivi esemplari. In attesa dell’entrata in attività dell’apparato industriale per la produzione nazionale il 1° velivolo italiano veniva assemblato in Ditta FIAT Avio, utilizzando componenti importati dalla Lockheed. Tale velivolo venne poi consegnato, il 9 marzo 1963, alla 4^ Aerobrigata – 9° Gruppo. Il 23 Febbraio 1965 fu assegnato al 20° Gruppo autonomo il 1° TF-104G, M.M. 54226, destinato all’addestramento dei piloti italiani.

Il 26 gennaio 1966, l’AM scelse definitivamente l’F-104S come velivolo da caccia per il suo futuro. Come azienda costruttrice in Italia fu scelta la “Divisione Aviazione della FIAT” (poi Aeritalia).

Complessivamente Fiat ne ebbe in commessa 199, assieme ai subfornitori: A.R. (collaborazione per il Motore), Piaggio, SACA, SIAI-Marchetti, Aerfer-Macchi, Officine Aeronavali.

Il primo F-104S fu in realtà una versione modificata dalla Fiat di un RF-104G, identificato con matricola militare MM6658 e utilizzato come prototipo per gli studi aerodinamici. Il primo volo di questo prototipo venne effettuato il 22 dicembre 1966, mentre un secondo prototipo con matricola MM6660, dotato di nuovi sistemi avionici più vicini alla configurazione finale, volò il 28 febbraio 1967. Il primo esemplare di produzione, identificato dalla matricola MM6701 venne costruito dalla Aeritalia e volò il 30 dicembre 1968.

L’F-104S fu progettato per impiegare i missili AIM-7 Sparrow rinunciando al cannone M61 Vulcan presente nelle versioni precedenti. In configurazione da aereo da attacco al suolo, l’F-104S aveva nove punti d’attacco e poteva trasportare fino a sette bombe da 227 kg (500 lb) o 340 kg (750 lb), il che costituiva un sensibile miglioramento rispetto all’F-104G che poteva trasportare solo la metà di quel carico e aveva solo cinque punti d’attacco, due dei quali venivano impiegati per i serbatoi ausiliari. Teoricamente un F-104S poteva essere equipaggiato con quattro o cinque bombe, due serbatoi supplementari e due missili AIM-9, diventando un velivolo a doppio ruolo intercettore-attacco al suolo.

La nuova versione entrò in servizio a metà del 1969, con il 22º Gruppo del 51º Stormo, e in quello stesso anno, l’F-104S accumulò 460 ore di volo.

L’Aeronautica Militare acquistò 205 esemplari dell’aereo, tutti consegnati tra il 1969 e il 1979, con il 100° aereo consegnato nel gennaio 1973 e il 200° nel maggio 1976.

L’F-104S è stato costruito in due varianti: una come intercettore armato solo di missili AIM- 7 Sparrow e, quindi privo del cannone M61 Vulcan, l’altra come cacciabombardiere, con il cannone in dotazione e la capacità di trasportare bombe e altri ordigni aria-superficie. Le varianti erano intercambiabili, il che non rende semplice stabilire quanti velivoli sono stati costruiti o ricostruiti secondo le due diverse specifiche.

In Italia il rombo del reattore del velivolo venne battezzato “il lamento del contribuente”. Questa allegoria accosta il particolare rombo del motore alla moltitudine di polemiche levate dall’opinione pubblica, ovvero in relazione ad un velivolo obsoleto e dagli elevati costi di manutenzione, peraltro con un periodo di servizio prolungato ad oltranza in Italia fino al 2004. L’ultimo incidente grave verificatosi ad un F-104S in servizio attivo è stato quello del 2 maggio 2002 sull’aeroporto militare di Leeuwarden (Olanda), in cui l’F-104S dell’AMI con matricola militare MM6778 del 9º Stormo (9°-40) si è schiantato sulla pista dopo un’esercitazione a Florennes (Belgio) nell’ambito del TLP 2002.

F-104 G e TF-104G: riepilogo delle numeriche

Per quanto concerne il TF-104G, il 23 Febbraio 1965 fu assegnato al 20° Gruppo autonomo il 1° TF-104G, M.M. 54226, destinato all’addestramento dei piloti italiani. La flotta dei TF si può riassumere nei seguenti numeri:

– 12 velivoli costruiti dalla Lockheed;

– 12 velivoli costruiti dall’Aeritalia (ex FIAT Avio).

La produzione europea del velivolo F-104G fu invece ripartita in 4 gruppi:

Gruppo Sud costituito da Messerschmitt, Dornier, Heinkel e Siebel per una produzione totale di 210 aeroplani tutti per la Germania;

Gruppo Nord costituito da Fokker, Aviolanda, FockeWulf, Hamburger Flugzeubau e Weser Flugzeugbau per una produzione totale di 350 aeroplani di cui 95 per l’Olanda e 255 per la Germania;

Gruppo Ovest costituito da SABCA e Avions Fairey per una produzione totale di 189 aeroplani di cui 100 per il Belgio e 89 per la Germania;

Gruppo Italiano costituito da FIAT, Aerfer, Macchi, Piaggio, SACA e SIAI per una produzione totale di 200 aeroplani di cui 25 per l’Olanda, 50 per la Germania e 125 per l’Italia.

Le versioni aggiornate

Mentre le altre nazioni europee cominciavano ad abbandonare il velivolo F-104, l’Italia inviò due RF-104G, MM.MM. 6658 e 6660, alla Lockheed per la modifica in F-104S. Ribattezzati F-104G/S, la M.M. 6658 fu portato in volo il 22 Dicembre 1966 seguito dalla M.M. 6660 il 28 febbraio 1967. Rientrati in Italia furono assegnati al Reparto Sperimentale Volo. Entrato in produzione in Italia, ne vennero costruiti in totale 246 esemplari di cui 40 per la Turchia. Nel 1984 vennero acquisiti dalla Germania ulteriori 6 velivoli TF-104G, riconvertiti in Ditta alle specifiche Italiane, portando la flotta biposto a 30 unità. Durante gli anni di vita del glorioso F-104 furono apportate alcune modifiche fra cui spicca il Pod Orpheus per la ricognizione fotografica, la sonda per il rifornimento in volo mai adottata e la modifica S.P.U. “Supplementary Power Unit” per l’avviamento autonomo del motore. Dal Settembre 1985 al Novembre 1993 tutti gli F-104S furono sottoposti ad un aggiornamento dell’avionica venendo ridenominati come F-104S/ASA “Aggiornamento Sistema d’Arma”. Dal Luglio 1995 a Gennaio 2001 55 F-104S/ASA e 15 TF-104G subirono un’ulteriore modifica nella strumentazione e nell’avionica ridenominandosi rispettivamente in F-104S/ASAM e TF-104G/M. Il 31 Ottobre del 2004 la linea 104 è stata definitivamente radiata ad eccezione di 2 F-104S/ASAM e 2 TF-104G/M in servizio presso il Reparto Sperimentale Volo come aerei sperimentatori.

F-104 S ASA  (Aggiornamento Sistemi d’Arma)

Sviluppato nel 1986, ha introdotto un radar Fiar Setter, con capacità di “look down” e compatibile con il missile Selenia Aspide. Gli AIM-9L furono quindi usati come armamento principale, sostituendo la precedente versione “B” e “F” di questo missile, mentre i vecchi AIM-7 vennero mantenuti. Un AIM-7 veniva solitamente trasportato sotto ogni ala. In totale 147 F-104S sono stati convertiti in standard ASA con una spesa di circa 600 miliardi di lire. L’ultimo modello ASA è stato consegnato all’inizio degli anni ’90.

F-104-S ASA-M (Modificato)

Questo aggiornamento del 1997 (inizialmente noto come aggiornamento “ECO”, Estensione Capacità Operative) si è concentrato sul miglioramento dell’affidabilità, con l’integrazione dell’avionica, alcuni irrobustimenti strutturali e interventi sul motore, e ha coinvolto 49 velivoli ASA e 15 TF-104G (biposto).

Il primo F-104S "italiano". Versione modificata da Fiat Aviazione di un RF-104G (MM6658) e utilizzato come prototipo per gli studi aerodinamici.
Primo esemplare FIAT - foto: https://www.aviation-report.com/
Immagini di repertorio dagli Stormi
Aeritalia Lockheed F 104S MM 6660 (secondo prototipo,il primo realizzato in Italia) - presso Aeroporto Pratica di Mare nel 2007 - Autore foto: IHAP
Aeritalia F 104 S 36° Stormo - Gioia del Colle
Propotipo F-104S ASA (1986)
Prototipo F-104S ASA (1986)
"100° ASA" - F-104S ASA MM6704 special per le 2000 ore di volo Col P. Poggi (23°Gruppo, 1990)
20° Gruppo - passato e presente: TF-104 e Eurofighter